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Visualizzazione dei post da marzo 24, 2013

Diritto d'autore

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Cassazione sez. III 02.12.2011 – 23.02.2012 Tizio, gestore di un pub, trasmette la partita di calcio Inter-Juventus nel proprio locale. Invero, egli è titolare di un contratto di tipo domestico anziché della tipologia che ne consente la trasmissione in locali pubblici, circoli ed associazioni. Viene quindi tratto a giudizio per rispondere del reato di cui all’ art. 171ter comma I lett. e) legge n. 633 del1941 in materia di diritto d’autore. In I grado, Tizio viene assolto perché il fatto non sussiste. Il giudice di prime cura ritiene che l’imputato si sia limitato a ricevere il segnale della smart card legittimamente posseduta ed a trasmetterlo a mezzo del decoder e del televisore in suo uso. Egli non avrebbe posto in essere alcuna attività di ri-trasmissione o diffusione del servizio criptato (le uniche sanzionate dalla norma incriminatrice) ma si sarebbe limitato esclusivamente alla mera ricezione/trasmissione del segnale, attività che seppur non consentita d

Stupefacenti: attenuante di cui all'art. 73 comma V d.P.R. 309/90

             Cassazione sez. VI 17-28 febbraio 2013 n. 9723                I militari dell’Arma sorprendono Tizio fermo nella propria autovettura con a bordo 88 grammi netti di marijuana, reputati idonei al confezionamento di 200 singole dosi droganti. A seguito di abbreviato condizionato, posto che la quantità di droga sequestrata a Tizio è dieci volte superiore al limite di cui all’art. 73 comma 1 bis  d.P.R. 309/90, il Gup condanna questi alla pena di anni due e mesi nove di reclusione nonché euro 12.000,00 di multa. La sentenza di I grado viene confermata in appello, ritenendo prive di fondamento le argomentazioni difensive facenti leva sulla destinazione della droga al consumo personale, l’occupazione stabile dell’imputato tale da non porlo nella condizione di spacciare per necessità, l’assenza di strumentazione idonea allo spaccio presso la sua abitazione.