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Visualizzazione dei post da giugno 9, 2013

Archiviazione ed escussione del soggetto precedentemente indagato in procedimento connesso

a cura della Dott.ssa Alessandra Arfè Le modalità di escussione del “210 archiviato”. Il tema afferente le modalità di escussione della persona offesa precedentemente indagata per una fattispecie soggettivamente o teleologicamente collegata ad un procedimento in corso, è oggetto di numerosi dibattiti e confronti.   La vicenda discussa in dottrina ed in giurisprudenza, è stata affrontata “definitivamente” dalle Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione nel 2009, a seguito delle molteplici interpretazioni e risoluzioni poco uniformi che le pronunce di merito avevano adottato nella prassi, anche in ragione degli effetti prodotti dalla normativa di cui alla L. n. 63 del 2001 sul c.d. “giusto processo”. Con l’ ordinanza del 6 maggio 2009, la Sesta Sezione della Corte di Cassazione ha rimesso la questione alle Sezioni Unite. Il problema. Può il soggetto cumulante la qualità di persona offesa ed indagato in un procedimento connesso ai sensi della lett. c) del comma 1 dell’a

Imputazione coatta: necessità dell'avviso ex art. 415 bis c.p.p.

Corte Costituzionale ordinanza 12.12.2012 n. 286 Il Gup del Tribunale di Taranto, in riferimento agli artt. 3, 24 e 111 Cost., ha sollevato questione di legittima costituzionale dell’art. 409 c.p.p. nella parte in cui non prevede che, anche in caso di formulazione dell’imputazione su ordine del giudice in seguito al rigetto della richiesta di archiviazione, il pm debba previamente notificare all’indagato l’avviso di conclusione delle indagini ex art. 415 bis c.p.p. Il Gup rileva una disparità di trattamento tra l’ipotesi di cui all’art. 409 comma V c.p.p. e quella dell’esercizio dell’azione penale nelle forme ordinarie, poiché gli artt. 416 e 552 comma II c.p.p. prevedono, a pena di nullità, la notifica dell’avviso e l’interrogatorio qualora lo richieda l’indagato. Lamenta altresì che in tal modo all’imputato sarebbero precluse le garanzie difensive previste dal 415 bis c.p.p. in termini di conoscenza degli atti e, inoltre, che l’apporto investigativo difensivo sarebbe nu