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Visualizzazione dei post da dicembre 21, 2014

Traffico di influenze illecite e misure cautelari

Cassazione sezione VI 28.11.2014 n. 1933  Tizio viene sottoposto a custodia cautelare in carcere per il reato di cui all’art. 319 c.p. perché, quale consigliere politico del Ministro dell’economia e componente delle Commissioni parlamentari Bilancio e Finanze, avrebbe ricevuto da Caio la somma di € 50.000,00 per influire sulla stanziamento di finanziamenti statali in favore del Consorzio di cui quest’ultimo era presidente per la realizzazione di infrastrutture. Il Tribunale del Riesame, conferma la misura disposta dal Gip, ritenendo che Tizio accettando la promessa di denaro, avesse asservito la pubblica funzione ricoperta all’interesse particolare del Consorzio violando i doveri di indipendenza ed imparzialità, reputando quindi corretta la contestazione del reato di corruzione propria ex art. 319 c.p. Avverso l’ordinanza propone ricorso la difesa dell’indagato sostenendo l’erronea qualificazione giuridica del fatto ritenendo che l’indagato non abbia compiuto