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Visualizzazione dei post da aprile 19, 2015

Reato di rapina

Cassazione sez. II, 10-19 03. 2015 n. 11467 Nel reato di rapina l'ingiustizia del profitto sussiste quando l'agente, impossessandosi della cosa altrui (nella fattispecie un cellulare), persegua esclusivamente una utilità morale, consistente nel prendere cognizione dei messaggi che la persona offesa abbia ricevuto da altro soggetto, trattandosi di finalità antigiuridica in quanto, violando il diritto alla riservatezza, incide sul bene primario dell'autodeterminazione della persona offesa nella sfera delle relazioni umane. Art. 628  c.p.  Rapina Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, mediante violenza alla persona [ 581 c. 2 ] o minaccia [ 612 ], s'impossessa della cosa mobile altrui [ 624 c. 2; 812 c. 3 c.c. ], sottraendola a chi la detiene, è punito con la reclusione da tre a dieci anni e con la multa da 516 euro a 2.065 euro [ 380 c. 2 lett. f) c.p.p. ] (1). Alla stessa pena soggiace chi adopera violenza o minaccia immediatamen

Notifiche a mezzo PEC

Cass. sez. IV, 03.12.2014 - 06.03.2015 n. 9892 E' irrilevante il difetto di ricezione collegabile al mancato funzionamento della linea internet poiché è onere del destinatario assicurarsi la perfetta funzionalità del sistema informatico di guisa che la notifica effettuata risulta in ogni caso valida ed efficace. Nella fattispecie, si è ritenuta valida e quindi tempestiva la notifica a mezzo PEC della data di fissazione dell'udienza dinanzi al Tribunale del Riesame pur se questa non era materialmente pervenuta al destinatario in ragione di problemi relativi alla linea telefonica/internet in uso allo studio legale del difensore. E' quindi preciso dovere del difensore assicurarsi la perfetta funzionalità del sistema di ricezione.